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al testo di Filippo Di Lella
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Ne accendo un'altra
Bestemmiando, Il fumo scivola sull'aria umida, Appiccicosa, Appiccicoso come il tavolino, Liscio come un boccale vuoto. Questo tavolino, Questo mondo... Tutto sembra un angolo di deserto E...illusione. Sudo. Chioma-di-fiamma fischia La voce non taglierebbe l'aria, Il cane s'arresta e torna, Scodinzola; Sono quel cane Va ben tutto e zitto, Torna indietro. Zitto. Sudo. Tacere è silenzio aureo, Parlare è rumore cristallino, Scrivere è defecare: La merda e il cristallo non piacciono L'uno all'altra, Una è utile L'altro no. Il fumo scivola via ostinato, Le rotaie sono sempre là Mi ci affetterei soffrendo Ma io, forse, Sono il treno o, forse, Il cartello benvenuti nel deserto. La parola manca Così i ricordi Così il controllo... Dicevo?! Sudo, Lei è andata. Nel mio carcere di nulla compare Annoiata e stanca La cameriera, Il cane è andato, Nel deserto senza ombre ho incontrato per caso la birra. L'avevo ordinata io. L'avevo ordinata? Il fumo scivola via Ho scordato il resto, Illusioni Miraggi... Rimango qui Sabbia sulle dune, Birra, Sudore. Ciao scarpe rotte, come stai? La vita sorride poco, dico... Ordinane un'altra, dico, Ché al deserto non basta E nessuno vuole abitarlo. E un pazzo scuote il faccione rosso, Beve tavernello e se ne va Inseguendo il fumo. La strada è sempre stata lì E così le dune. |
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